Auguri, Irene

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The_Viking
view post Posted on 21/7/2011, 23:33 by: The_Viking




E' così. Mi ritrovo la sera prima del 22 luglio, il compleanno di Irene, Kyu, Kyoubi, Iri o come la volete chiamare senza nessuna vera idea su come farle gli auguri per i suoi 18 anni. Non solo: non cavando nulla dalla mia testa, copio esattamente ciò che lei ha fatto per me al mio compleanno, le scrivo cioé un topic nel mio blog.
La conosco e so che non se la prenderà certo troppo per questo (a meno che non lo finga dopo aver letto le mie parole precedenti xD), fatto sta che di originale per lei non ho saputo concepire niente. Quale può essere la ragione? Forse è diventata per me una persona insignificante, forse provo un'antipatia mal celata nei suoi confronti, forse semplicemente non ho fantasia? Io non credo.
Ciò che credo è di non sapere come mostrarle quello che lei rappresenta. In una sola forma, quantomeno. Ha avuto per me una tale raffica di significati diversi, non sempre belli, non sempre brutti, a volte bruttissimi, a volte bellissimi, che ancora adesso, dopo ormai un buon anno e mezzo che la conosco, quando penso a lei o, ancor più semplicemente, al suo nome non mi vengono in mente solo il suo volto, la sua voce, esperienze passate e frasi dette, ma mi sento come catapultato in una vera e propria dimensione, più o meno interna e integrata in quella in cui vivo normalmente. Cos'ha di particolare questa persona, cos'ha di particolare Irene?
Come tutti, ha difetti e qualità; forse ciò che la rende speciale è la sua incredibile varietà. Potete guardarla in volto, sentirla parlare e ascoltare ciò che dice e, probabilmente, ne deducete che sia una persona misurata ma che si fa coinvolgere in diverse cose. Una ragazza affettuosa, femminile, tranquilla, responsabile. Poi, d'un tratto, vi fa vedere uno splatter con la stessa naturalezza con cui vi mostrerebbe la pubblicità della mozzarella (con la tipa tosca che parla, ovviamente!), vi manda al diavolo o fa commenti poco gentili con una veemenza da camionista e si mette a discutere tranquillamente con voi di omicidi e mutilazioni. Ci sono momenti in cui pare una donna molto matura e altri in cui si comporta come una bambina pestifera. Chi è Irene?
Io penso non ci sia "una Irene" ma, piuttosto, tante, forse infinite Irene. Un po' tutti sono difficilmente collocabili in una sola personalità (tranne individui molto, molto idioti e non è questo il caso), ma Irene in particolare vi mette in crisi. Pensate di averla capita, di averne delineato i tratti, quando all'improvviso le carte in tavola cambiano radicalmente e comprendete di non aver compreso. Ci sono troppe sfaccettature perché una sola formula possa spiegarla, ci sono troppe forze che si sommano, si annullano, si modificano perché possiate capire cosa ne deriva alla fine.
Se dovessi dire, a distanza di questo tempo, cosa di lei continua a stupirmi direi il suo atteggiamento nei miei riguardi. Oltre a tanti belli, ci sono stati dei momenti che non esito a definire drammatici tra me e lei, momenti in cui credevo che avrebbe finito per troncare di netto ogni legame, che mi odiasse al punto di non degnarmi più nemmeno di una parola per il resto dei suoi e dei miei giorni. Non è accaduto.
Io non credo di poterla comprendere, forse nessuno può farcela appieno ma, probabilmente, esiste qualcuno più bravo di me, lo ammetto. Quello che ho capito, però, è che, in un modo o nell'altro, mi vuole bene. Me lo ha fatto capire facendomi gli auguri per i miei 20 anni, me l'ha fatto capire l'ultima volta un paio di giorni fa passando un po' di tempo a chiacchierare tranquillamente con me. Io in tempi non così remoti l'ho giudicata troppo male e, per quanto possa servire, me ne scuso profondamente. Sono arrivato a ritenerla una persona cattiva, addirittura meschina e ingrata. La verità è che non avevo capito niente ma, come spesso fa chi non capisce, ho emesso sentenze davanti a me stesso, come se fossi migliore di lei, come se potessi capirla pienamente e addirittura potessi darle un giudizio morale. Lei stessa, forse, certi momenti è messa in crisi dalla molteplicità delle sue caratteristiche, lei stessa forse a volte non si comprende del tutto.
Certo le sue colpe nei miei riguardi le ha avute anche lei e lo ha anche ammesso, ma se c'è una cosa di cui devo esserle grato è il fatto che mi sia rimasta amica dopo tutto quello che è successo. Al suo posto credo che molti, forse quasi tutti, avrebbero cambiato radicalmente pagina e mi avrebbero cancellato dal libro della loro vita, lei invece mi ha riportato nei capitoli seguenti, in forme diverse ogni volta, ma mai cancellandomi. Non posso dire di averne capito il motivo ma, qualunque esso sia, sono molto, molto felice che non lo abbia fatto. A questo punto credo che questa sia un'amicizia nel vero senso del termine. Anche se ci sentiamo molto raramente, per colpa anche degli impegni, questo permane.

Grazie Irene, ora maggiorenne, auspico tanti e tanti altri anni di te.
 
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