Ahahahah vero Save xD
Non ti preoccupare, Lucy, mi hanno fatto gli auguri in orario diverse persone a cui probabilmente sto sulle scatole, quindi preferisco auguri in ritardo ma sinceri piuttosto che auguri in orario ma ipocriti
Siamo sopravvissuti, è vero, alla facciaccia di chi ci vuole male!!! u.u

Le pulzelle integerrime fotunatamente hanno evitato commenti sul nostro parti privato u.u

Faccio schifo perchè non mi sono ricordata del tuo compleanno, però mi piace proprio il post che hai scritto..
Bravo bravo bravo, è così che vanno affrontate le cose alla fine..


Concordo. Ho passato anche io un periodaccio, ma alla fine siamo sopravvissuti, né? =)

Auguri (in ritardo)

Ahahahah grande Miry!

O: Olaf ti vedo più ottimista, bravo

Muhuhahahah Save, sei indiscutibilmente un pezzo di figo xD

Pene! Ezzere qvesto topic ti complheanno? AloraH fia col fero party only boy!

Non c'entra nulla col libro di Garcia Marquez "Cent'anni di solitudine", ma come titolo mi sembrava sufficientemente evocativo
Faccio vent'anni, un quinto di secolo quindi, come non manca di ricordare ogni cinque minuti il mio amico Delto. Non sono più un teenager, sono semplicemente un vecchio. Cosa è cambiato rispetto a prima? Tutto e nulla, come sempre. Potrei fare un elenco infinito di cose che non sono cambiate, un elenco decisamente meno lungo di cose che sono cambiate, comunque eccomi qui. Non saprei dire come ci sia arrivato; ho attraversato non pochi momenti nei quali non credevo sarei riuscito a sopravvivere per un altro giorno, tanto era il peso della vita in tali circostanze, tanto il peso di ciò che non andava bene, che mi sembrava sempre superare ampiamente il resto. Ora va tutto bene? Naturalmente no, ma forse le cose non vanno più così male e questo è già un bene.
Posso dire che prima desideravo a ogni costo essere amico di tutti, ora mi accontento di essere rispettato da tutti; prima volevo bene a certe persone, poi sono rimasto deluso dal fatto che loro non me ne volessero abbastanza, poi ho capito che devo apprezzare anche quel poco di bene che possono volermi comunque: qualcosa è meglio di niente. Ho imparato, ma non del tutto, e forse mai del tutto lo imparerò, che quel che non possono darmi gli altri lo devo trovare in me stesso, perché meglio di chiunque altro so cosa mi serva e, chiaramente, sono quello a cui importa di più il mio interesse. In effetti a volte mi stupisco di quanto le persone si facciano gli affaracci propri fregandosene ampiamente degli altri, ma non escludo di fare lo stesso. Nonostante ne abbia persi alcuni di vecchi, ho stretto nuovi legami e rafforzato certi dei già posseduti, uno in particolare. Ho commesso degli errori, ho sbagliato a valutare delle persone; sicuramente anche loro lo hanno fatto. Bisogna vivere la vita più come una statistica che come un qualcosa di deterministico: non si può avere il 100% di cose buone, bisogna accontentarsi di una percentuale accettabile ma più bassa del 100%. Poco male. In fondo se fossi già al 100% non mi resterebbe il motivo di imprecare sentitamente